Esposizionie / eventi
Esposizionie / eventi2023
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DXP (Digital Transformation Planet) : Towards the Next Interface (tentative)
October 7 (Sat) – March 17, 2024 (sun)
In che modo la tecnologia digitale cambierà il pianeta Terra e il modo di vivere e la sensibilità di “noi” che lo abitiamo? Nel 2023, in risposta a questa domanda posta più volte dal XX secolo, sta per emergere un pianeta completamente diverso. Su questo pianeta DXP, chiamato Antropocene, immerso in reti invisibili e controllato dall'IA, si generano ogni giorno nuove relazioni tra tecnologia e esseri viventi. DXP è anche una mostra/interfaccia che riunisce artisti, architetti, scienziati, programmatori, ecc. e che cattura questa trasformazione in modo interdisciplinare, comprende cosa sta accadendo ora e lo propone come un qualcosa che può essere percepito. DXP come realtà moderna con IA, metaverso e biotecnologie, che sono temi caldi della tecnologia, e come visione del futuro che ne consegue, esplora la possibilità di uno stile di vita completo, che includa il vestirsi, il nutrirsi e l’abitare.
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Alex Da Corte Fresh Hell
April 29 (Sat/holiday) – September 18 (Mon/holiday)
Alex Da Corte (nato nel 1980 a Camden in New Jersey, vive a Filadelfia in Pennsylvania, USA) è un artista che esplora "il modo in cui le immagini vengono create e percepite" e, per estensione, il modo in cui vengono creati i ricordi. Ci pone di fronte a domande come: “Che cos’è esattamente ciò che vediamo attraverso schermi e monitor? E in che modo lo comprendiamo?”, “Che cosa provoca il flusso di immagini?”, e inoltre approfondisce il rapporto tra desiderio, memoria e percezione che è arrivato a definire la cultura consumistica della società moderna. Questa sarà la sua prima mostra personale in Giappone, incentrata su opere video cariche di fascino misterioso in cui convivono immagini giocose, pop e virtuali, popolate da personaggi e icone noti e l’oscurità e la solitudine della realtà.
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Collection Exhibition 2 Remix Sound (tentative)
November 18 (Sat) – May 12 (Sun), 2024
Oggi conviviamo con tutti i tipi di "suoni", da quelli ambientali naturali ai suoni elettronici prodotti dall'uomo. Il mezzo sonoro ha il potere di remixare noi esseri umani e il mondo attraverso non solo l'“udito” ma anche la percezione “corporea”. Adesso è il momento che il suono riconnetta noi, che siamo stati tagliati fuori da un sovraccarico di informazioni, e riorganizzi il nostro rapporto con il mondo. A partire da realistic di Carsten Nicolai, che registra e accumula tutti i tipi di suoni, incluso il rumore, e mostra la complessità e le connessioni del mondo, questa mostra esplora le possibilità del suono, che va oltre il semplice "tremore d'aria percepito dall’udito".
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Collection Exhibition 1 It knows : When Forms Become Mind
April 8 (Sat) – November 5 (Sun)
Il rapporto tra forma e spirito è stato esplorato attraverso le opere d'arte fin dall'antichità come una questione universale. Che siano visibili o invisibili, modelli di varie forme si trovano ovunque nel nostro mondo, come la natura, la società, il linguaggio e i sogni. Ogni giorno, da qualche parte dentro di noi, percepiamo uno spirito come un sistema più grande dell’animo individuale, che nasce naturalmente dalle relazioni tra le forme e le connessioni tra i modelli. In questa mostra, dai lavori degli anni '60 a quelli recenti, esploreremo i processi spirituali a noi noti attraverso varie forme di relazione tra le opere della variegata collezione del museo, tra cui dipinti, sculture, fotografie, video e installazioni.
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Shell of Phantom Light
April 8 (Sat) – September 18 (Mon/holiday)
IKEDA Terumasa, che ha affinato le sue abilità nell’utilizzo della lacca al Kanazawa College of Art e al Kanazawa Utatsuyama Kogei Kobo, presenta opere che incarnano una visione futuristica del mondo utilizzando forme di vasi tipiche dell'artigianato tradizionale. Nelle sue opere, ispirate a manga, cartoni animati e giochi che conosce fin da bambino, fa uso dei colori strutturali della madreperla, creando un effetto tridimensionale simile a un ologramma e un senso di fulmineità, come se dei segnali elettrici si muovessero a forte velocità. Le componenti di luce e ombra presenti nel titolo di questa mostra colgono l'idea che lo stile nato dal contrasto tra la misteriosa brillantezza delle conchiglie che vivono nel mondo naturale e la lacca nera, può essere esteso alle immagini di bioingegneria e al lavoro di progettazione.
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Aperto 18 GU Kenryou Intervals of the afterimage
April 8 (Sat) – September 18 (Mon/holiday)
GU Kenryou è nato a Kyoto nel 1994 ed è cresciuto a Shanghai. Utilizzando una tecnica originale chiamata ”digital weaving” (tessitura digitale) che intreccia il tempo e lo spazio di più fotografie, crea opere fotografiche che sembrano tessuti ed esprime il contesto che si cela dietro le immagini. Questa mostra presenta una serie di nuove fotografie su larga scala di foreste primordiali, tra cui quelle nella provincia cinese di Fujian e nella regione di Yanbaru a Okinawa, scattate con fotocamere ad alta risoluzione. Con una densità di immagini che non può essere elaborata dall’uomo, le opere di Gu provocheranno un cambiamento nella sensibilità degli spettatori contemporanei, paralizzati dalla quantità sempre crescente di informazioni visive generate dopo la pandemia, attraverso la multitemporalità, il multilinguismo e la multilocalizzazione della natura.
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